Sono ancora poco conosciute le cause del tumore al seno, tuttavia alcuni fattori di rischio sono legati alla probabilità di ammalarsi. Possono essere classificati in due grandi gruppi: i principali fattori di rischio per l’insorgenza del tumore mammario che non sono modificabili; altri che se rimossi possono nettamente ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. Analizziamoli più nello specifico.
FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI quali sono?
- Età: la probabilità di ammalarsi di un tumore al seno aumenta con l’aumentare dell’età della donna, sebbene la maggior parte dei tumori al seno (circa il 60%) colpisca le donne di età inferiore ai 55 anni.
- Storia riproduttiva della donna: prolungata esposizione agli estrogeni e progesterone, registrata nel menarca precoce (prima degli 11 anni) o nella menopausa tardiva (oltre i 55 anni); nulliparità (nessuna gravidanza) o prima gravidanza oltre i 35 anni; non allattamento dei figli.
- Familiarità: la presenza di altri casi di tumore al seno e/o all’ovaio in parenti prossimi (madre, sorella, zia, nonna etc.), specie se comparsi in giovane età.
- Predisposizione genetica: alterazione dei geni BRCA1 e BRCA2, responsabile del 10% di tutti i carcinomi mammari, anche in giovane età
- Patologie predisponenti: tumore all’altro seno, all’utero (endometrio) o all’ovaio, lesioni preneoplastiche della mammella, precedente radioterapia della parete toracica(es. linfomi in età giovanile).
FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI E STILI DI VITA quali sono?
- Terapia ormonale sostitutiva: i farmaci a base di estrogeni e progesterone, assunti dopo la menopausa per alleviarne i disturbi, possono lievemente aumentare il rischio di sviluppare un tumore al seno. Il rischio è proporzionale alla durata del trattamento.
- Obesità: il rischio di tumore al seno è più alto nelle donne che dopo la menopausa vadano incontro ad un sovrappeso. Anche l’aumento di peso durante la pubertà si associa ad incremento del rischio di sviluppare un tumore al seno in età adulta. Nel tessuto adiposo in eccesso infatti vengono prodotte maggiori quantità di insulina e di estrogeni in grado di stimolare la proliferazione cellulare.
- Scarsa attività fisica: il regolare esercizio fisico riduce il rischio di sviluppare un tumore al seno. Esso aiuta infatti a mantenere il peso corporeo, favorisce l’aumento delle difese immunitarie e stimola la produzione da parte dell’ organismo di sostanze anti-ossidanti in grado di neutralizzare i radicali liberi.
- Scarso consumo di frutta fresca e verdura: una dieta ad alto apporto calorico, ricca di grassi e di zuccheri raffinati o con frequente consumo di carni rosse, aumenta il rischio di sviluppare un tumore al seno. Al contrario la dieta mediterranea, e più ingenerale il consumo di frutta fresca e verdura, olio extra vergine di oliva, riducono il rischio.
- Alcol: il rischio di tumore al seno aumenta proporzionalmente al quantitativo di alcol assunto.
- Fumo: anche il tumore al seno sembra aumentare nelle fumatrici. Modificare gli stili di vita significa eliminare quei fattori di rischio da cui dipendono oltre il 20% dei tumori al seno.
Per tale ragione, il mondo scientifico considera il controllo dello stile di vita – praticare una regolare attività fisica, controllare il peso corporeo, limitare il consumo di alcol, scegliere con cura la propria alimentazione e regolamentare l’assunzione di terapia ormonale dopo la menopausa – uno strumento valido per la prevenzione del carcinoma mammario, efficace e raccomandabile al pari degli esami e delle terapie comunemente utilizzati per la diagnosi precoce.
Claudio Castobello MD