Ambulatorio Infermieristico Comunale LILT

Servizio Assistenza Infermieristica ed ostetrica
Partner:
Comune della città di Canicattini Bagni

Responsabili del progetto
dr. Claudio Castobello
Presidente Provinciale LILT Siracusa

dr. Paolo Amenta
Sindaco Comune della città di Canicattini Bagni

La qualità della vita di una persona è il risultato di un complesso di fattori che rappresentano un grosso peso per la società. La promozione della salute stabilisce che una buona assistenza è alla base dello sviluppo sociale economico degli individui. In alcuni paesi sono stati adottati chiare direttive politiche secondo cui le innovazioni adottate nell’assistenza sanitaria devono essere supportate da una elevata qualità dell’assistenza infermieristica attraverso il raggiungimento e mantenimento degli standard professionali nella pratica, nonché sui costi e sui risultati dell’assistenza infermieristica.
Sotto l’influsso di questo cambiamento la creazione di “ambulatori di assistenza infermieristica”, è una proposta innovativa e rappresenta per gli infermieri una vera opportunità di crescita e sviluppo professionale.

Obiettivi generali

  • Deospedalizzare e de medicalizzare la cura dei pazienti;
  • Garantire la presa in carico dei cittadini attraverso la continuità assistenziale tra ospedale e servizi sanitari territoriali;
  • Aumentare la disponibilità di accesso alle visite specialistiche per lo spostamento di attività dall’ambulatorio Medico a quello Infermieristico;
  • Valorizzare il ruolo dell’infermiere nel territorio;
  • Risparmio economico e di tempo delle famiglie e dell’utente che vengono assistiti anche a domicilio;
  • Aumentare la soddisfazione dell’utente, effettuando informazione ed educazione;

Indagine di contesto
L’ambito territoriale di svolgimento del programma è quello di un comune con quasi 10.000 abitanti e con un contesto territoriale complessivo di area montana della Provincia aretusea che conta complessivamente 6 comuni: Palazzolo Acreide, Buscemi, Buccheri, Cassaro, Ferla, Sortino.
In un periodo, come il nostro, caratterizzato da profondi mutamenti sociali, economici e culturali e dalla crescita qualitativa e quantitativa della domanda sanitaria, tutti i soggetti pubblici, deputati alla programmazione degli interventi sanitari nel territorio, sono chiamati ad un maggiore impegno nel loro operato. Questa maggiore assunzione di responsabilità deve svilupparsi a partire da un approfondimento delle conoscenze e delle competenze tipiche del proprio campo d’azione, per migliorare le modalità d’intervento nel settore sanitario che nella regione Sicilia sono spesso inadeguati a soddisfare le esigenze della popolazione siciliana con la sua storia le sue tradizioni e con la cultura e le tradizioni degli immigrati che vivono nella nostra isola.
In questo contesto sociale, economico e culturale ben si integra la proposta della LILT di Siracusa di istituire nelle strutture di assistenza primaria gli “ambulatori infermieristici” con lo scopo di dare risposte ai bisogni infermieristici alla popolazione residente e non residente.

Riferimenti normativi nazionali
Il quadro di riferimento normativo per la gestione degli ambulatori infermieristici distrettuali è definito dal D. P.C.M. 29/11/2001 (Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e dal vigente accordo collettivo per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. 502/92 e dall’art. 8 comma 15 della legge 24/12/93 n. 537 (interventi correttivi di finanza pubblica. Disposizioni in materia di sanità).

Riferimenti normativi regionali
Decreto Assessore regionale alla sanità n. 2654 del 17/11/2009 “Programma regionale per l’ottimizzazione delle prestazioni ambulatoriali rese dalle strutture sanitarie pubbliche ospedaliere e territoriali”.

Popolazione di riferimento
Tutta la popolazione residente e non residente della Unione dei comuni della Valle degli iblei per le quali non è prevista l’Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.), ma che per esigenze occasionali necessitano di prestazioni infermieristiche specializzate.

Dove istituire gli ambulatori infermieristici
Gli ambulatori infermieristici saranno istituiti presso le sedi dei Presidi territoriali LILT CONCESSI dalla Istituzione comunale.
È possibile prevedere ambulatori infermieristici specifici intesi a fornire percorsi assistenziali per l’assistenza infermieristica ai pazienti con malattie cronico – degenerative e patologie del ricambio, quale il diabete ed altre malattie croniche.

Figure professionali interessate
Infermieri, Infermieri coordinatori e personale di supporto.

Criteri per l’individuazione del personale

  1. motivazione personale
  2. conoscenza e utilizzo dei protocolli
  3. capacità di relazionarsi con l’utente
  4. disponibilità a frequentare corsi di formazione specialistici
  5. capacità organizzativa

Prestazioni Infermieristiche ambulatoriale

  1. Terapia iniettiva (sottocutanea, intramuscolare, endovenosa (escluso chemioterapici) e per uso uso topico;
  2. Somministrazione di farmaci per via enterale;
  3. Somministrazione di medicinali prescritti o di sostanze non medicinali per via inalatoria;
  4. Misurazione parametri vitali;
  5. Medicazioni semplici e complesse:
  6. Rimozione punti di sutura delle ferite chirurgiche
  7. Controllo e assistenza corrente alle stomie delle vie intestinali
  8. Manipolazione e controllo di drenaggi
  9. Controllo ed assistenza delle stomie delle vie urinarie
  10. Posizionamento di un catetere vescicale a permanenza
  11. Assistenza ordinaria ad un paziente portatore di catetere vescicale

Attività complementari

  1. Istruzione alle tecniche di somministrazione di terapia farmacologica e nutrizionale
  2. Istruzione ed educazione all’autogestione delle stomie digestive e respiratorie
  3. Istruzione alla prevenzione ed al trattamento delle lesioni cutanee croniche
  4. Istruzione all’autocontrollo della glicemia
  5. Consulenza ed informazione in materia di educazione alimentare
  6. Orientamento all’accesso ed all’utilizzo dei Servizi Sanitari Pubblici
  7. Consulenza ed informazione in materia di prevenzione, cura e mantenimento del livello di salute e di autonomia
  8. Attività di counseling ( accoglienza, ascolto attivo bisogni, supporto informativo e/o educativo su stili di vita e aspetti assistenziali);

Modalità di accesso alle prestazioni
Per accedere agli ambulatori infermieristici distrettuali è necessaria la richiesta del medico curante anche a seguito di dimissione ospedaliera.
La prenotazione della prestazione può avvenire:

  • direttamente presso gli ambulatori dalle ore 8.30 ALLE 12.30 di tutti i giorni esclusi festivi e prefestivi
  • telefonicamente contattando i seguenti numeri Tel. 0931 947706 – Cell. 3287699634
    oppure via email scrivendo a Email: liltcanicattini@gmail.com
    Per i servizi e le prestazioni erogate tramite l’ambulatorio infermieristico vengono applicate le seguenti tariffe corrispondenti alle tariffe minime previste dal nomenclatore tariffario delle prestazioni infermieristiche nazionale.

Conclusioni
L’istituzione di questo recente modello organizzativo fonda i suoi presupposti in alcune importanti innovazioni. La prima è sicuramente da ricondurre allo scenario che si è delineato nella sanità italiana, dopo la “regionalizzazione”, la “razionalizzazione” della stessa attraverso una diminuzione dei posti letto per acuti ed il conseguente e necessario potenziamento dei servizi territoriali.
L’altro presupposto è da ricercarsi nella profonda evoluzione della professione infermieristica. La legge 42/99 e la legge 251 (art.2) hanno portato al riconoscimento dell’assistenza infermieristica sul piano dell’iter formativo, dello stato giuridico e dell’autonomia professionale valorizzando e responsabilizzando le funzioni ed il ruolo dell’infermiere, permettendogli di uscire dalla struttura ospedaliera.
L’ambulatorio infermieristico, pensato dalla LILT e sostenuto dalla Istituzione comunale può essere attivato e gestito da liberi professionisti o da compagini associative del terzo settore in maniera da svolgere azione sussidiaria ed integrante del servizio sanitario nazionale o comprensori comunali.
Infatti, il progressivo invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie cronico-degenerative, la necessaria razionalizzazione del SSN, il bisogno di un miglioramento della qualità dei servizi e lo sviluppo dell’assistenza territoriale in grado di rispondere in maniera appropriata ai nuovi bisogni di salute dell’utenza.
Hanno spinto la scrivente, cosi come in molti Paesi europei, a sottoscrivere un nuovo modello di sviluppo che guardino ad un notevole risparmio di risorse economiche per il servizio sanitario nazionale ed in grado di rispondere sempre più con competenza alle diverse esigenze della collettività.

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